Sant’Eriberto di Colonia

Ecco la biografia di Sant’Eriberto di Colonia, insieme alla preghiera:

Sant’Eriberto di Colonia fu consacrato vescovo nel 999, un momento segnato dalla preoccupazione generale per il presunto avvicinarsi dell’Apocalisse. Nato a Worms da una nobile famiglia, Eriberto fu al fianco dell’Imperatore Ottone III come cancelliere durante la sua discesa in Italia. Nonostante non fosse un uomo politico, ma un ecclesiastico con una formazione monastica, Eriberto influenzò Ottone III verso l’antica civiltà romana, al punto che l’Imperatore considerò di trasferire la sede imperiale a Roma.

Dopo essere stato nominato vescovo di Colonia a Benevento, Eriberto iniziò il suo ministero di conforto e guida durante tempi di paura e incertezza. La sua umiltà, dolcezza e serenità sollevarono gli animi e guidarono la diocesi con zelo pastorale. Pur praticando la penitenza personale, Eriberto non incoraggiava forme eccessivamente severe di sacrificio, preferendo piuttosto la consolazione e la compassione verso i bisognosi.

Nonostante inizialmente non fosse apprezzato dal successore di Ottone III, Enrico II, quest’ultimo riconobbe le qualità di Eriberto e chiese pubblicamente perdono per averlo sottovalutato, nominandolo suo cancelliere. Tuttavia, Eriberto si considerava innanzitutto pastore e padre per il suo popolo, dedicandosi alle visite pastorali e portando ovunque la serenità e la generosità del suo cuore.

Sant’Eriberto morì il 15 marzo 1021 a Duitz, durante una delle sue visite pastorali.

Preghiera

Dio misericordioso, che hai donato a Sant’Eriberto di Colonia un cuore umile e compassionevole, concedici la grazia di imitare il suo zelo pastorale e la sua dedizione al servizio del prossimo. Che possiamo, come lui, portare la tua consolazione e la tua pace ovunque andiamo, diffondendo la luce del tuo amore in un mondo pieno di paura e incertezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sant’Eriberto di Colonia, prega per noi.

Martirologio Romano

A Colonia in Germania, sant’Eriberto, vescovo, che, cancelliere dell’imperatore Ottone III, eletto contro il suo volere alla sede episcopale, illuminò incessantemente il clero e il popolo con l’esempio delle sue virtù, alle quali esortava nella predicazione.